Fare sì che una forma adeguata e commisurata di pratica musicale viva entri a far parte della vita della maggior parte possibile di bambini, adolescenti e adulti, dentro e fuori della scuola.
Una parola difficile per un’idea pedagogica semplice: la musica si impara facendola e non astraendola. Imparare a scrivere le note sul pentagramma non significa “imparare la musica” ma imparare a codificarla: cominciare a valle invece che a monte. La musica si “impara” invece, in primo luogo, traducendo in concreto il proprio bisogno di viverla fisicamente ed emotivamente, così che essa contribuisca alla nostra formazione e crescita globale come individui. Si “impara” attraverso una esperienza creativa e collettiva che coinvolga tutto ciò che alla musica è o può essere inerente: gesto, movimento, danza, scansione verbale, vocalità, strumentario musicale, drammatizzazione e performance. Attraverso tutto ciò potremo “imparare”, cioè “capire” la musica: capire come e perché essa nasce, individuarne le componenti espressive e strutturali e, infine, razionalizzarla, anche attraverso la notazione come indispensabile forma di memorizzazione e di comunicazione.
- 19-20 Novembre 2016 – “C’era una volta…ma io ci sono ancora!”
- 25-26 Marzo 2017 – “Musica e movimento: Il piacere nell’apprendimento”
- 11-12 Novembre 2017 – “Dal Clip al Live”
- 02-03 Dicembre 2017 – “ShaloMusika e Danza”
- 10-11 Febbraio 2018 – “Musica dal Corpo”
- 25-26 Maggio 2019 – “S(u)ono Corpo”